sabato 21 maggio 2016

Palmira: la cultura che unisce contro la barbarie che distrugge

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Presentato a Roma il progetto 'I belong to': 

un po' di Italia nella ricostruzione delle antiche rovine

Palmira: la cultura che unisce contro la barbarie che distrugge
Ci sarà anche un po' di Italia a Palmira. In un incontro tenutosi giovedì 19 maggio a Roma, infatti, è stato presentato il progetto, patrocinato dal Ministero del turismo siriano ed intitolato “I belong to” (“Appartengo a”), che l'associazione italiana di volontariato internazionale Solidarité Identités e la Comunità Siriana in Italiahanno deciso di portare nel nostro Paese.
Il progetto – scrive in proposito Ada Oppedisano su Il Primato nazionale – consiste nel mettere a disposizione dei donatori alcune riproduzioni della tavoletta su cui è stato inciso il trattato di pace più antico del mondo, realizzate dal celebre scultore siriano Mustafa Ali. Il ricavato di queste donazioni andrà direttamente a finanziare le opere di restauro dell'antica città di Palmira. Ed in segno di riconoscenza il ministero del turismo siriano offrirà al donatore un soggiorno per due notti in un celebre hotel di Damasco”.
Oltretutto – ed è importante quanto il contributo concreto alla ricostruzione – la realizzazione di questo progetto rappresenta “il rinnovo di un patto di amicizia e di fratellanza che lega da millenni i popoli mediterranei, in un ponte di solidarietà che parte da Roma per giungere a Damasco. La Siria – conclude Oppedisano – è un Paese che condivide con noi un destino comune, che si perde nella nascita della civiltà. In quella terra giacciono i frammenti di un passato glorioso, i segni indelebili di una grandezza che ci unisce nel solco della civiltà romana”.
CdG

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